Erika Mancini – Stati d’Animo
Se non riesci ad immaginare quello che sento, pensa al rumore che può fare dentro un silenzio sospeso nell’attesa di vivere il cielo.
Se non riesci ad immaginare quello che sento, pensa al rumore che può fare dentro un silenzio sospeso nell’attesa di vivere il cielo.
E anche oggi è andata, avrei preferito diversamente ma tutto serve, anche queste giornate così come vanno ti lasciano l’amaro delle cose che non avresti desiderato, la dolcezza dei piccoli attimi di serenità, lasciano segni e presenze, lasciano speranza e amarezze, ma finiscono e domani sarà quel che sarà.
La felicità ti fa volare. La tristezza ti taglia le ali.
Ho dormito con tutti i miei perché in un letto di domande, e mi sono svegliata con un alba che non mi ha dato nessuna risposta.
Ho pensieri ribelli, come la mia anima.
Seguo la luce calda dei lampioni camminando lentamente, forse sto solo cercando di perdermi per poi ritrovarmi o magari ritrovarti, non lo so.
Odio le descrizioni. Non potrò mai spiegare in un paio di righe come sono fatta, non potrei farlo nemmeno in un milione di pagine. Le persone vanno conosciute non descritte, ed io ancora non mi conosco abbastanza. Perdo e acquisto ogni giorno qualcosa. Posso dirvi che sono preda di idee ossessionanti, piena di fogli scritti e poi nascosti, di cianfrusaglie che io chiamo ricordi, ho vestiti e libri in cui non mi rivedo più, sono appesantita da responsabilità che non vorrei. Cerco me stessa da qualche parte: nei cassetti, nelle fotografie, nei libri, in qualche corpo, nei sorrisi, sui denti, negli occhi, sulle mani. Da qualche parte si dovrà essere cacciata la mia anima, quella che se ne è andata e che non trovo più.