Michela Strega – Stati d’Animo
Voler bene a qualcuno non vuol dire dargli il diritto di ferirti.
Voler bene a qualcuno non vuol dire dargli il diritto di ferirti.
La parola chiave di quest’oggi è preoccupazione. La preoccupazione di dover riuscire a far andare bene ogni santo giorno, salvo accorgerti poi, che non va bene manco per un cazzo.
Il silenzio a volte dice più delle parole, medita e riflette in argomenti difficili a cui la voce non sa rispondere!
Lo scontro contro il continuo tormento che ho dentro è diventato pesante. Se prima non riuscivo a reagire non era perché non volevo, mi rendo conto solo adesso che è più profondo di quanto immaginassi. Ora che lo sto affrontando con tutte le mie forze mi ritrovo con la mente addolorata e gli occhi stanchi da questa lunaticità, è una lotta con poche pause e senza regole piena di colpi bassi e intensi, è il mio migliore avversario quello che sto affrontando. Il più crudele. Un confronto diretto e dispari. È la ragione e l’orgoglio contro ciò che batte dentro al mio petto.
Ci sono volte in cui mi perdo…in cui non riesco a vedere chiara neanche la cosa più plateale… giorni devastati dai pensieri… da illusioni… da sensazioni strane… quei giorni in cui niente ha senso… in cui i colori sembrano sbiaditi… in cui il sorriso non esce… cerco di guardarmi intorno e non vedo altro che paura… paura di un mondo che non è buono… che mette davanti a prove difficili da superare… e mi chiedo… perché ci viene donata la vita se poi dobbiamo soffrire… l’unica risposta che ho è che dobbiamo dimostrare che niente è impossibile… e che ognuno di noi ha dentro quella forza che non crede di avere… e sarà la soddisfazione di dire… ce l’ho fatta… il motivo per cui la vita ci viene donata… l’orgoglio di poter vivere e apprezzare quello che abbiamo… e di non volere quello che non abbiamo.
Imprigionato dietro ad uno sguardo, vi è sempre un mondo a se, denso di croci e stelle e custode di storie narrabili e inenarrabili.
Sulle sponde di quel lago dalle acque colore cenere, somigliante più ad una palude fangosa infestata da vegetazione parassitaria ormai decadente, sotto un cielo plumbeo e nella desolazione più totale.C’era comunque tutto ciò di cui avevo veramente bisogno… c’eri te, con i tuoi sorrisi ed i tuoi baci.