Fabio Privitera – Stati d’Animo
La sera, da una certa ora in poi, è così. Un po’ troppo vuota di me, mai abbastanza piena di te.
La sera, da una certa ora in poi, è così. Un po’ troppo vuota di me, mai abbastanza piena di te.
Ti ho perdonato tante cose perché tenevo a te, ora non perdono me di non averti mandato al diavolo prima.
Non sono abbastanza saggio e questa è una cosa terribile; è cosi facile diventare saggi che io proprio non riesco a farlo, non riesco a vederlo non riesco ad esserlo.
Ci sono momenti in cui guardando indietro e mi dico; che vorrei “cancellare qualcosa della mia vita”. Poi mi fermo a pensare e mi dico che tutto fa parte della mia storia. Ogni pagina, ogni cosa, forma la mia quotidianità, esistenza; che sia brutta che sia bella, non importa, tutto è parte di ciò che ho vissuto. Penso che se l’ho vissuto c’è sempre un perché, un per come. Mi accorgo che tutto quello che è stato, i susseguirsi di eventi, lo scoccare delle ore mi ha resa ciò che sono. Allora mi domando Perché eliminare ciò che ha dato forma alla mia vita? Ciò che ne ha dato il suo perché. Ciò che mi ha reso ciò che sono, fiera di me stessa!
Essere felici? Come si può esserlo sapendo di aver fatto pagare il prezzo a qualcun altro, e come si può esserlo sapendo di aver pagato, perdendo tutto.
Pensare ci rende sensibili alle sfumature dei sentimenti e alle possibilità dell’immaginazione.
Io sono un portatore di handicap: “Necessito abbondanti dose d’affetto”!