Susan Randall – Stati d’Animo
Troverò la strada prima o poi la troverò, nei passi immensi del silenzio nelle orme dell’immensità, troverò la strada della serenità.
Troverò la strada prima o poi la troverò, nei passi immensi del silenzio nelle orme dell’immensità, troverò la strada della serenità.
A volte penso che è meglio avere qualcuno che ti ama e ti fa sorridere che avere qualcuno che ami e ti fa piangere.
Ho un filo arrugginito dentro, cortocircuito di emozioni, desideri, pulsioni, fobie. Ho un marchingegno innescato male, il rame dentro ad un involucro rosso ed uno blu, devo solo decidere quale recidere, un colpo di tenaglia deciso e speriamo di non esplodere. Sono una mina vagante, una miccia dentro ad una custodia ed un serbatoio laterale con la polvere da sparo e faccio il kamikaze in giro, pericolosa, senza attenuanti, senza ritegno.
“Sono sempre al fianco del mio prossimo”. Lo faccio spesso, per allontanarmi da me stesso!
Quando il sole mi brilla negli occhi, tu riesci sempre a rubarmi la luce e non so come fai. Mi regali tristezza come fosse il migliore dei doni che potessi farmi, la tua rabbia è come cemento colato sulla tua anima, la tua innata solitudine come catrame che ti tarpa le ali, impedendoti di aprirle e compiere il tuo volo.
Ci sono emozioni che cerchi di trattenere, apri l’anima e lasciale volare.
Mi chiedo sempre se è giusto o sbagliato. Mi chiedo sempre prima di fare un passo se nel farlo posso ferire o deludere qualcuno. Mi domando cosa sia meglio o peggio per chi mi osserva da fuori. E come verrò giudicata da chi mi è vicino. Poi però capisco che chi mi è vicino mi capirà, che il giudizio di chi osserva da fuori non conta. Che quello che sento se è giusto lo devo fare per me stessa. Perché tanto nessuno si farebbe tante domande e tanti problemi per me.