Vincenzo Lista – Stati d’Animo
Anche se ho il viso verso la pioggia, qualcuno in me vede un piccolo raggio di sole.
Anche se ho il viso verso la pioggia, qualcuno in me vede un piccolo raggio di sole.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Un folle per essere tale deve dimostrare di esserlo fino in fondo e non solo a metà.
Oggi mi sento come ieri: distrutto dall’angoscia!
Ci sono momenti in cui l’unico posto dove vorresti essere è tra le mura di casa tua. Ecco, questo è uno di quei momenti.
Vorrei poter avere più controllo sui miei pensieri, ma niente da fare. Galoppano in modo irrefrenabile.
A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro.