Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Arriva un momento in cui più che voglia di felicità, si desidera un po’ di tranquillità.
Arriva un momento in cui più che voglia di felicità, si desidera un po’ di tranquillità.
Sono tra quelle persone che ogni tanto amano guardarsi dentro. Mi piace farlo perché spesso ignoriamo le cose che sentiamo, teniamo duro e andiamo avanti. Ma ogni tanto soffermarsi su ciò che sentiamo non è sbagliato. Inutile ignorare un volere, un dolore… Anche se non ti fermi e fai finta che non ci sia non cambia che lui c’è e prima o poi pretenderà di essere ascoltato. Non rimandare, affronta. Fa meno male che rimandare.
Casa non è più casa se a casa non c’è più chi abitava quella casa.
Cercare di riacchiappare un sentimento che fugge è la corsa più faticosa e inutile che esista, perché più vai avanti, più passa il tempo, più le gambe cedono e la motivazione cala: sai già che non ci sarà alcun traguardo, che non si possono vincere i sentimenti.
Io l’ho conosciuto un vero eroe. Guardava il mondo con la curiosità di un bambino, colorava i pensieri con la saggezza di un anziano, era capace di amare con l’istinto di un cane.
Ma non vedrà certo negozi di aquiloni, né qui né da nessun’altra parte. Il tempo degli aquiloni è finito.
Sono stanca di promesse non mantenute, di falsi “mi manchi” e di finti “ti voglio bene”. Fanculo alla gente che mente!