Susan Randall – Stati d’Animo
Si perde l’anima nel nulla e non danza al richiamo divino dell’amore. Lei si ferma, piange e si dispera. Lei danza solo nell’amore e si perde nel vuoto dell’indifferenza.
Si perde l’anima nel nulla e non danza al richiamo divino dell’amore. Lei si ferma, piange e si dispera. Lei danza solo nell’amore e si perde nel vuoto dell’indifferenza.
Si dice sempre che la speranza sia l’ultima a morire… Ma se poi la sofferenza di poter solo sperare, ci facesse morire dentro, prima del raggiungimento del nostro obbiettivo, saremo poi così sicuri che le pene patite, ne saranno poi valse la pena, che una volta raggiunto lo scopo, ciò che otterremo compenserà il tempo dedicatogli. Credo che talvolta, l’ideale sarebbe quello di valutare attentamente le varie situazioni e se, razionalmente pensando, non ne varrà la pena, di ucciderla prima che lei uccida noi.
La sofferenza è una montagna impervia dalla quale si gode di una visuale privilegiata.
Tendiamo a dire che il cuore è il battito dell’amore, ed io continuo a dire, che il battito dell’amore è l’anima, ed è l’anima che arriva al cuore che ne crea il battito d’amore!
Ogni punto della visuale è l’apice in cui artificialità o la fantasia è la strada per un avvicinamento al naturale o al realtà. Eppure non bisogna mai confondere l’artificiale col naturale, con interiorità del mondo umano. La coscienza morale, che li è concesso al umano che tanti dissennati hanno offeso e molti di più rinnegato, quella coscienza sempre esiste, basta riflettere sul quel specchio interno, nel trovar ancora collocazione con le linee del moto del tuo mare.
Chi porta un dolore dentro al cuore sa che non è sempre facile non ascoltarlo. Ognuno di noi lo vive a modo suo, lo elabora a suo modo e sempre a suo modo reagisce e agisce. Inutile giudicare, inutile discutere. Ognuno è fatto a modo suo vale per tutti non solo per gli altri!
Tutto quello che non ti ho mai detto… Lo leggerai guardando i miei occhi!