Tania Memoli – Stati d’Animo
La pelle ha una voce che grida il bisogno di un odore, uno sguardo, un nome. E in quella carezza che sussurra “zitta!”, il mio corpo si quieta.
La pelle ha una voce che grida il bisogno di un odore, uno sguardo, un nome. E in quella carezza che sussurra “zitta!”, il mio corpo si quieta.
Le emozioni edificano un linguaggio privo di parole ma ricco di suoni. Il silenzio è il mezzo attraverso tali suoni raggiungono la nostra anima e la fanno vibrare della stessa armonia.
Si deve ritrovare la strada di casa, siamo anime distratte, smarrite, lungo le strade di un tempo, che non ci conduce a niente.
A volte penso a cosa potrei fare, ma il lungo pensare a volte allunga troppi i tempi.
Non mi sento una persona brava, ma una brava persona.
Mi perdo nel mare del silenzio, lasciandomi trasportare come un gabbiano in volo verso l’infinito.
Ho un migliaio di passi incompiuti nella mia mente. Un attacco a fuga di scene frammentate, immagini sparse, ammanchi come precipizi, i cui cigli mi stanno sempre in punta di piedi ed a rischio sbilanciamento nel mio usuale oscillare in andirivieni emotivo, fatto di buchi neri, senza orbite da in_seguire, nel perenne maremoto che arriva alle conche dei miei cieli per cadere in discesa libera in bolge umorali. Sono la pretesa del fuggire senza mai far ritorno, ché non mi sono posto sicuro, ma luogo sinistro da evitare.