Sabrina Mori – Stati d’Animo
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
Arriva il momento in cui devi dire addio a un sogno perché smetti di credere a un ricordo perché fa troppo male, a qualcuno perché non fa più parte della tua vita. Arriva quel momento e quando arriva non sei mai preparato, sopratutto se non avresti mai voluto farlo. Ti senti un nodo in gola, il cuore sanguinare, un dolore tremendo e nel momento in cui lo stai dicendo senti una parte di te che se ne va con lui.
Siamo steli sterili di boccioli.
Non sempre chiudere gli occhi serve. Perché purtroppo non tutto ciò che ci fa stare male lo vediamo, molte cose semplicemente le sentiamo. Non guardare aiuta a non alimentare il dolore, la rabbia e la delusione. Fa rimarginare in apparenza le tue ferite, ma credimi il male che fanno lo sentirai ancora per molto tempo. E sarà proprio il tempo a fare in modo che quel dolore poco a poco diventi più lieve, ti soffochi meno e tu possa finalmente rialzare la testa e sorridere di nuovo alla vita.
Cristina si sentì tradita. Giulio, il suo Giulio, l’uomo che amava e che da 5 anni le ripeteva: – Sto bene con te, ma non sono pronto per impegnarmi. Ti voglio bene ma non ti amo. Non posso dirti se domani sarò in grado di amare te o un’altra donna. Esco con te e con nessun’altra donna. Però non posso pianificare un futuro né con te né con altre, perché non so se sarò mai capace di innamorarmi! – Aveva mandato una lettera, che dichiarava il suo amore e la voglia di sposarsi e avere dei figli ad un’altra donna. Lo aveva fatto il giorno prima che per l’ennesima volta Cristina si era sentita dire: – Non sono pronto ad impegnarmi! -.Sentì un dolore talmente forte al cuore da sembrarle fisico, calde lacrime le bagnarono il viso. Si sedette sul letto fissando il foglio che aveva tra le mani, avrebbe venduto l’anima perché Giulio le dicesse quelle parole, invece lui le dedicava ad un’altra. Una donna che non aveva nemmeno ritirato la lettera che era tornata al mittente.Uscì in silenzio, rimandando indietro le lacrime. Salì in macchina, avviò il motore e partì senza meta.
Lui era così: sguardo freddo e anima calda.
Ci sono emozioni che non ci permettono di agire, ma lavorano dentro e c’illuminano.