Asia Paglino – Stati d’Animo
– Descriviti in una parola.- Scatola.- Perché?- Perché per quanto tu possa provare ad abbellirla, rimarrà sempre una scatola: un involucro vuoto.
– Descriviti in una parola.- Scatola.- Perché?- Perché per quanto tu possa provare ad abbellirla, rimarrà sempre una scatola: un involucro vuoto.
Respiro l’aria gelida della sera, assimilandone la purezza e lascio che il freddo vento del nord risvegli i miei sensi, spazzando via ogni traccia di stanchezza e torpore, mentre, per uno strano controsenso, sorrido pensando che presto il sole tornerà a scaldarmi il cuore!
Hai negli occhi il colore dell’oceano, ma dentro vi sono solo tempeste. Ah, se solo capissi il perché… Potrei tentare di riportare la quiete nell’animo tuo. Ove un giorno vi abitavano solo sorrisi d’arcobaleno.
È tanto il male che mi aspetto, che ogni occasione mi è diletto.
Credo che la serenità abbia a che fare con questo. Una giornata che scorre e la tua mente che si perde tra le parole di un libro, nel testo di una canzone o tra le mille immagini impresse nella memoria. La serenità è leggera, non grava sui tuoi pensieri, ma li accarezza, mentre bevi un caffè o ti affretti tra le faccende domestiche. La serenità non è un luogo, non ha un volto, cerca di abitarti dentro.
È la testa che dice, devia, passa, ripassa, pensa. Al cuore basta la mancanza. E basta.
Capita a vent’anni di voler spaccare il mondo. E capita sempre a vent’anni di sentirsi un giorno molto, molto, molto inermi. Si capisce che anche per crescere bisogna pagare la vita con le proprie lacrime, lacrime diverse da quelle dei bambini, ma non meno cariche di fragilità, di quella paura che anche i grandi hanno. E un giorno forse si avrà la fortuna di riderne, come anche i grandi, e non solo i bambini, sanno fare.