Vincenzo Costantino – Stati d’Animo
Un giorno distruggerò questi occhi del tempo, nel buio avrò la mia pace.
Un giorno distruggerò questi occhi del tempo, nel buio avrò la mia pace.
Talvolta ho sentito l’irruente flusso della vita straboccare il fondo della mia anima, profondità insufficiente al divenire sormontante. È quello il momento in cui vorrei bloccare il tempo e stabilizzarlo dentro me mentre le foglie continuano a ingiallire, cadere e il sole a tramontare dietro la lucentezza della luna. E inesorabili le membra si consumano verso una fatale marcescenza.
È da ciò che istiga alla fuga con terrore che non si vorrebbe fuggire mai. Attrazione senza leggi. Forza senza gravità. Slegami!
Essere libera, essere me stessa è quello che non voglio smettere di fare, essere libera con te è la mia tranquillità!
Ho raccontato i miei sogni a me stessa milioni di volte, li ho cullati e custoditi gelosamente dentro al cuore… Oggi alcuni li vedo realizzati, altri so che sono sfumati ma ce ne sono ancore alcuni in attesa di realizzarsi e io voglio farlo.
Passo dopo passo. Anche quando sei a terra, anche quando sei allo stremo, anche quando vorresti tutto tranne che andare avanti. Un passo dopo l’altro. E riesci di nuovo a camminare!
Restavamo immobili ed imponenti dinnanzi nell’osservare con stupore ed impotenza tutte le cose che avevamo e che ci venivano portate via. Non avremmo mai pretesto che i nostri sogni diventassero realtà, ci accontentavamo dell’illusione, ma qualcuno voleva privarci pure di quella. C’era chi pensava di sapere la strada dalla quale provenivamo, c’era chi pensava di sapere la nostra destinazione, ma la verità era che non provenivamo da niente di quello che dicevano e tutte le strade nelle quali volevamo dirigerci le avevano distrutte.