Vito Torgani – Stati d’Animo
Non puoi non pensare, ma puoi dirigere il tuo pensiero.
Non puoi non pensare, ma puoi dirigere il tuo pensiero.
Voglio pensare a quello che mi pare! Starò bene, starò male, ma voglio pensare a quello che mi pare!
Perché i solchi che si lasciano nel cuore non vanno mai via!
Il cuore non si ferma come fa il corpo. Conosce voli, cammini e viaggi interminabili che nessuno farà mai. La sua conoscenza poco ha a che fare con i passi che potrai fare volontariamente e con la convinzione di trovare un posto dove tu stesso ti possa sentire a tuo agio. Ecco: il tuo stesso cuore ti renderà pellegrino nel mondo per fermarsi solo quando avrai capito te stesso.
Dare. In fondo è l’unica cosa che so fare. Tutta me stessa. A piene mani. Senza condizioni. Senza aspettative. Senza obblighi. Ma forse alcuni non sanno più ricevere. O la scambiano per debolezza. O pensano di poter saccheggiare. Comprendono ciò che hanno quando l’hanno ormai perduto. Ma a quel punto è troppo tardi. Non urlo. Non strepito. Mi giro, e vado. Senza rancore. Dono solo per scelta. Dono per amore.
L’importanza di uno sguardo è dato dal fatto che puoi capire ciò che la bocca tace.
Dapprima, le persone si trovano. sembra che ogni angolo della terra riservi emozione nell’ordine del fugace, del consumo; poi, le persone si cercano. sembra che la solitudine sia intollerabile e che la definizione di noi stessi debba essere filtrata dalla presenza dell’altro, siamo sospinti dal bisogno che è essenza della miseria, catturiamo ed afferriamo, scegliamo per scappare da qualcosa e abitare in qualcos’altro; solo dopo, le persone si scoprono: entriamo in contatto con le anime prima che con la pelle, con la polvere del passato, dei vissuti, degli errori, dei rimorsi, dei rimpianti, delle fragilità e solo dopo esserci immersi nelle acque profonde dell’essere ne usciamo bagnati e pregni.