Susan Randall – Stati d’Animo
La più bella emozione è quando abbracci qualcuno e lo stesso abbraccio è ricambiato!
La più bella emozione è quando abbracci qualcuno e lo stesso abbraccio è ricambiato!
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?
A volte, m’accendo una candela dentro per restare punto cardinale al mio costante perdermi; è così che mi segno cammino e destino, sui viali scoscesi e sinistri, piluccando briciole lasciate per depistarmi le traiettorie.E più m’accendo, più m’annerisco.
Piacere è diverso da amare. Le persone piacciono per quello che hanno ma si amano per quello che sono.
Amo le carezze impudiche della mente, quelle che diventano mani, respiri, piacere, quelle che se ti possiedono non ti lasciano alcuna via di scampo.
Mi fanno letteralmente perdere la testa quelle persone piene di se, che vivono sottosopra, con l’anima ingorda di emozioni e che si presentano con un mazzo di sogni.
Mi faccio troppo spesso la stessa domanda, qual è il giusto equilibrio?
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?
A volte, m’accendo una candela dentro per restare punto cardinale al mio costante perdermi; è così che mi segno cammino e destino, sui viali scoscesi e sinistri, piluccando briciole lasciate per depistarmi le traiettorie.E più m’accendo, più m’annerisco.
Piacere è diverso da amare. Le persone piacciono per quello che hanno ma si amano per quello che sono.
Amo le carezze impudiche della mente, quelle che diventano mani, respiri, piacere, quelle che se ti possiedono non ti lasciano alcuna via di scampo.
Mi fanno letteralmente perdere la testa quelle persone piene di se, che vivono sottosopra, con l’anima ingorda di emozioni e che si presentano con un mazzo di sogni.
Mi faccio troppo spesso la stessa domanda, qual è il giusto equilibrio?
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?
A volte, m’accendo una candela dentro per restare punto cardinale al mio costante perdermi; è così che mi segno cammino e destino, sui viali scoscesi e sinistri, piluccando briciole lasciate per depistarmi le traiettorie.E più m’accendo, più m’annerisco.
Piacere è diverso da amare. Le persone piacciono per quello che hanno ma si amano per quello che sono.
Amo le carezze impudiche della mente, quelle che diventano mani, respiri, piacere, quelle che se ti possiedono non ti lasciano alcuna via di scampo.
Mi fanno letteralmente perdere la testa quelle persone piene di se, che vivono sottosopra, con l’anima ingorda di emozioni e che si presentano con un mazzo di sogni.
Mi faccio troppo spesso la stessa domanda, qual è il giusto equilibrio?