Giuseppe Caputo – Stati d’Animo
Ero li, davanti alla vita. La fissavo dritta negli occhi. Lei si voltò e iniziò ad andarsene. Dopo capii che non avrebbe aspettato me e chiunque sarebbe stato fermo.
Ero li, davanti alla vita. La fissavo dritta negli occhi. Lei si voltò e iniziò ad andarsene. Dopo capii che non avrebbe aspettato me e chiunque sarebbe stato fermo.
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
La perfezione non esiste, se non negli occhi di chi guarda.
Mi piacerebbe seguire il tragitto dei pensieri delle persone, mettere da parte la scettica immaginazione, perdermi in un’utopica certezza e poter dire addio ai pregiudizi.
Stanca di essere nella vita la seconda scelta di tutto e di tutti, scelgo di essere la prima scelta solo ed esclusivamente di me stessa!
Tu resta pure con chi si mette in posa, io sto con chi osa e regala la banalità a chi ce l’ha già e se la sposa.
Dopo tante batoste non permetti più che qualcuno ti ferisca e riponi le speranze solo in te. Alzi un muro invalicabile che ti isoli dal dolore, marcando il tuo confine tra vita e sogni infranti.