Eleonora Quadrini – Stati d’Animo
Una parte di me è estremamente romantica, ma l’altra è così dannatamente realistica.
Una parte di me è estremamente romantica, ma l’altra è così dannatamente realistica.
A parole esprimiamo quello che la mente elabora, tutto razionale, privo di emozioni e sentimenti, tutto sembra così semplice, veloce e indolore, poi eccolo lì il cuore che spalanca le porte e ti fa entrare dentro le emozioni, i sentimenti. E tutto diventa dannatamente complicato.
Un vecchio disco, un ricordo, una lacrima, un sorriso, e, un’anima che sogna ancora la primavera, e, come passa il tempo.
Siamo maschere che artificialmente vivono situazioni cercate, ma incapaci di confrontarci con i mutamenti di fronte cui la vita ci pone. Fragili come cartapesta, che di fronte agli urti della vita si sgretola, lasciandoci quale polvere in balia del vento.
Le famiglie felici si somigliano tutte. Le famiglie infelici sono infelici ciascuna a suo modo.
Sono, troppo spesso, sulla difensiva, chiusa come le chiese sconsacrate, labbra serrate, perenne smorfia, tuttavia, non sono questi i miei momenti di “tristezza”, ché lo so che come so tenermi compagnia io, nessuno mai. È lì che mi spopolo all’esterno, per dimorarmi da dentro, affollarmi di me, invitarmi ai banchetti dell’anima e, perché no, anche nelle stanze vetuste, quelle delle memorie che non affiorano mai alla bocca e che intraprendono vie secondarie raccordandosi, istantaneamente, alle arterie principali, ostruendo il passaggio con un “caduta massi” inaspettato. Come dopo un incidente, realizzi, scosso.
Vorrei essere un gatto, avere come unica forma di dipendenza la mia indipendenza.