Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Essere svestiti è una condizione, essere nudi è una sensazione, essere spogli è una maledizione.
Essere svestiti è una condizione, essere nudi è una sensazione, essere spogli è una maledizione.
Ho uno sguardo che si volge sempre indietro quando gli occhi non mi reggono e le pupille tremano difronte alle visioni distorte. I miei occhi non hanno coraggio, si perdono nell’immaginario e negano il reale. Vecchi e cedenti, sulle stampelle del ricordo, zoppicano tra gli incastri della memoria e riposano all’ombra delle fronde del nostalgico, bagnati dalla pioggia del non vissuto.
Non mi interessa cedere alla debolezza della carne, io amo forte con tutta l’anima.
Scelgo sempre di salvare la mia anima perché in fondo ai bivi più bui, mi ritrovo, puntualmente sola.
Non sono mai stato tagliato per la società. Il genere umano mi sconforta. Non sento il desiderio di adeguarmi, non ho nessun moto di lealtà e non ho veri obiettivi.
Ormai per me l’amore è un qualcosa fuori moda. È sporcizia. È un qualcosa che è avariato nel mio cuore.
Per un cuore appesantito dal dolore un passante che fischietta allegramente per strada può essere un sollievo, un segno che il mondo va avanti e può sempre esserci una luce che illumina, magari per un istante, l’oscurità. Poi, inevitabilmente, tornerà la notte, ma il pensiero che quel motivo possa ancora risuonare sotto le nostre finestre ci aiuta a sperare ancora.