Analìa Scarpone – Stati d’Animo
Le emozioni sono fragili come le stelle, puoi sentire la loro presenza ma non azzardarti a toccarle, si disintegrerebbero. Le emozioni sono una danza; la danza del amore.
Le emozioni sono fragili come le stelle, puoi sentire la loro presenza ma non azzardarti a toccarle, si disintegrerebbero. Le emozioni sono una danza; la danza del amore.
Riusciresti a descrivere qualcosa di bello, che ti sta capitando, oltre a viverlo? Prova a scriverlo in poesia, non importa come, non sono importanti gli errori che farai, fregatene. Metti in sottofondo una canzone che ti piace, e accompagnato dal cuore lasciati trasportare. Ti sorprenderai di cosa riuscirai a creare e di quello che proverai.
Ho uno sguardo che si volge sempre indietro quando gli occhi non mi reggono e le pupille tremano difronte alle visioni distorte. I miei occhi non hanno coraggio, si perdono nell’immaginario e negano il reale. Vecchi e cedenti, sulle stampelle del ricordo, zoppicano tra gli incastri della memoria e riposano all’ombra delle fronde del nostalgico, bagnati dalla pioggia del non vissuto.
Amo le belle emozioni e ammiro le buoni azioni. Vivo per amore e detesto la solitudine, mi toccano il cuore i gesti fatti con cuore e condanno chi vuole fare beneficenza e mi dice: “ti voglio bene”.
Le persone piene di sé dicono di essere forti, perfette, tutto quello che fanno non deve essere mai ribattuto. Ma le persone piene di sé sono fastidiose non tanto per la loro presunzione, quanto per la loro incoerenza. Vogliono continuare a condividere qualcosa che per l’appunto si rifiutano di condividere, perché serve prima di tutto a soddisfare l’appetito del proprio ego. Ma non finisce qui, perché la parte peggiore della faccenda è che pretendono che gli altri stiano lì a guardarli. A bocca asciutta. Senza contro ribattere. E se non lo fanno? Hanno torto marcio, sono dei traditori.
Esistono attimi fuggenti che il cuore non lascia fuggire.
Ciò che conta non lo si conta, non lo si quantifica, non lo si misura. All’infinito lo si tiene nel cuore a dismisura e il più a lungo possibile fra le braccia.