Patrizia Luzi – Stati d’Animo
Sono gli istanti vissuti a rendere le nostre vite uniche, quei momenti che non dimenticheremo mai, che niente e nessuno potrà mai offuscare.
Sono gli istanti vissuti a rendere le nostre vite uniche, quei momenti che non dimenticheremo mai, che niente e nessuno potrà mai offuscare.
Ci sono giornate che finiscono male e altre che iniziano peggio.
È nell’attesa l’arrivo più bello.
Quiin un angolo di stanzanel buio di questa notte d’agostomi rimbombano in testale tue ultime parolela tua durezza nel pronunciarleil tuo tono risoluto e distantecome se non fossi già nel tuo cuoree mi chiedocome tu sia riuscito a trasformareil mio Amoreprofondo, vero e sinceroin così tanto disprezzo, orgoglio, indifferenza.Paura di me e di noi?Paura d’Amare? Di farsi del male?Quiancora per qualche minutofinché il sonno non riuscirà a vincerequesti tristi e ormai inutili pensieri.
Spero che la macchina parta. Spero che il lavandino non sia ingorgato. Sono contento di non essermi scopato una studentessa. Sono contento di avere problemi ad andare a letto con le donne che non conosco. Sono contento di essere un idiota. Sono contento di non sapere niente. Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato.
Nella morte non c’è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po’ dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C’è rimasto ben poco che possa morire.
È un immagine ciò che ho di te, è un istante che dura per sempre, è un istante di te senza tempo.