Moreno Golia – Stati d’Animo
Sei lì che attendi, teso, pensieroso. Inizia a traspirare la tua emozione e cerchi di tenere stretto il tuo “dono”. All’improvviso vieni chiamato e scoppia il tuo talento esce fuori la tua anima.
Sei lì che attendi, teso, pensieroso. Inizia a traspirare la tua emozione e cerchi di tenere stretto il tuo “dono”. All’improvviso vieni chiamato e scoppia il tuo talento esce fuori la tua anima.
La gentilezza, che cosa ormai rara. La senti raramente nelle parole e nei toni della gente. La vedi in pochissimi gesti e in ancor meno azioni. La vedi passare, silenziosa e momentanea per convenienza e la vedi sparire ad obbiettivo raggiunto.
Prima o poi impari a sorridere del tuo dolore. Perché non puoi piangere per sempre.
Il suo sguardo sembrava sfumarsi nel nulla, come dopo i compleanni quando tutti vanno via, e tu da solo devi buttar via i resti… Così sembrava lui: una tovaglia macchiata di panna, una trombetta sfinita dal suono, un palloncino fatto a pezzi sparsi per terra, un ammasso di polvere e briciole che tutti formano piano piano… Nei suoi occhi vedevo solo una festa finita.
Sto volando sulle ali di un sogno. Non fermarmi!
Esiste una linea sottile che divide gli addii, da quelli pronunciati a quelli taciuti. I primi fanno male al cuore, i secondi toccano il punto più sensibile dell’anima.
Sono fatta così. Sono carnale. Non sono per le sole parole. Le parole, quelle, se le porta via il primo alito di vento. Io sono per i baci. I baci intensi, che ti staccano la pelle. I baci ruvidi, che ti graffiano l’anima. Io sono per gli abbracci. Quelli veri. Quelli che urlano “tu sei mia”.