Mery Lucana – Stati d’Animo
Ci sono momenti in cui l’unico posto dove vorresti essere è tra le mura di casa tua. Ecco, questo è uno di quei momenti.
Ci sono momenti in cui l’unico posto dove vorresti essere è tra le mura di casa tua. Ecco, questo è uno di quei momenti.
Ho l’autunno in testa. Il cuore secco, i seni senza gemme. Dritta, a dar le spalle al mondo, ché davanti agli occhi voglio solo il cemento del muro che fa da ostacolo a tutti. E me ne sto con i colori caldi che sanno di terra e di radici troppo spesse per andar bene alle nuvole che stanno così in alto a librarsi tra l’ineffabile ed il futile e con i pezzi di cielo incastrati a dare il senso della sospensione. E me ne sto faccia al muro, in castigo per le colpe che mi fanno da drappo logoro, ma appiccicato come seconda pelle, come cucito con un’imbastitura rozza e di pessima sartoria.
Mi piacciono i piccoli gesti fatti sottovoce, quelli che restano nell’intimità di un attimo. Si leggono negli sguardi, nelle piccole movenze delle labbra e non si perdono mai, perché chi li sa cogliere li afferra e li trattiene nel cuore. Mi piacciono le piccole promesse, quelle “stupide”, quelle che fai anche al mattino, quando dietro un semplice abbraccio dici “a stasera”. Mi piace la quotidianità vissuta in una semplicità che fa del mio tempo una splendida certezza.
È dare tutto fino allo sfinimento che ti fa sentire bene, finché anche il cuore batterà l’ultimo battito per lei, gli occhi verseranno l’ultima lacrima e la mente spegnerà ogni ricordo. Non basterà un sorriso per far capire agli altri che è tutto ok, un cerotto copre solo la ferita. Chi mostra fiero le proprie cicatrici significa che ha lottato, che ne sia uscito sconfitto o vincitore non importa. Abbiate il coraggio di osare, gridate “all in!”, giocatevi tutto. Sta alle carte la sentenza. Azzardo, bicchiere di whisky e vaffanculo, passerà qualsiasi notte.
La solitudine è un gran bel ricevimento dove ognuno balla per se.
Lei era una viaggiatrice, anche quando sembrava assorta, ferma seduta nella sua sedia, lei viaggiava.
Essere se stessi. Ma per poterlo dire, bisogna essere certi di conoscersi fino in fondo.