Giuseppe Luci – Stati d’Animo
Questa è la mia croce, per fortuna anch’io ho una croce da portare, perché senza croce, non c’è risurrezione.
Questa è la mia croce, per fortuna anch’io ho una croce da portare, perché senza croce, non c’è risurrezione.
Ho capito che la distanza non rovina un bel niente, che a rovinar tutto ci pensa sempre la gente; che ci si può comunque sedere accanto ad un cuore, nonostante i chilometri, i sedili sporchi di un intercity e i posti scomodi di un aereo low cost.
Sospesa tra pensieri di sogno, e realtà di pelle mancata.
La tua bellezza è come l’asso di picche: se non hai altre carte non vali nulla.
La stanchezza chiama, e noi immuni di risposta ci perdiamo nella chiamata, cadendo in un sonno profondo e conservando tutti i pensieri per il giorno dopo…
La mia poesia nasce quando il cuore ode venti d’amicizia e amore anche con finestre chiuse ermeticamente… nasce nel pensiero che immagina il sorriso pronto, nasce ai gesti positivi di chi ama e rispetta la vita, nasce per essere parola accarezzante l’attimo malinconico, nasce per donare al presente il futuro di un sogno lasciato stanco ieri!
Siamo il tutto e il niente, siamo quello che diciamo e facciamo, ma sopratutto siamo quello che pensiamo.