Franco Pancaldi – Stati d’Animo
Pensar volendo a quel rapido sfiorar di mani. Trepidar di artigli che hanno come similitudine solo la parodia di una forte essenza. Lasciando incolte le caldi vesti intrise di sacri umori del corpo.
Pensar volendo a quel rapido sfiorar di mani. Trepidar di artigli che hanno come similitudine solo la parodia di una forte essenza. Lasciando incolte le caldi vesti intrise di sacri umori del corpo.
Sono uno dei fortunati che non ha mai versato lacrime per aver vissuto dei dolori, l’ho fatto per le gioie poi perse nel mio cammino…
Ama la vita, il mondo, l’universo, la natura. Prima di tutto, però, ama te stesso.
La serenità che vorrei è quella che si lascia tenere per mano dolcemente, che non tenta di sfuggirti e che non scivola via neanche quando sei tu ad allentare la presa.
Se sapremo apprezzare le piccole gioie quotidiane, se sapremo sdrammatizzare le situazioni da affrontare, se sapremo accettare le cose che non si possono cambiare, saremo sereni e appagati.
Fa più male l’indifferenza che una battaglia persa.
Amo l’abbraccio d’intenso trasporto, quella stretta forte che ti fa mancare il respiro, che ti “raccoglie” e ti protegge.Braccia forti, sincere, calde, dove puoi rannicchiarti e sentirti libera. Libera di essere, di sentire, percepire, tutto l’amore del mondo.