Alexandre Cuissardes – Stati d’Animo
Autoironia è prendersi a schiaffi in faccia senza che poi si notino i segni.
Autoironia è prendersi a schiaffi in faccia senza che poi si notino i segni.
Le persone sensibili vivono in punta di piedi per non disturbare nessuno. Attraversano la vita senza fare rumore, perché tutto il “rumore” ce l’hanno dentro.
Non so con quale criterio sia stato determinato il valore di cambio ma qualcuno ci è riuscito. In italia si pagano venti euro per un voto che vale quattro soldi.
Gira voce che Berlusconi abbia raggiunto un accordo con i magistrati, si farà condannare all’ergastolo a patto di scontare tutte le condanne in un carcere femminile.
Nella nostra vita si suonano delle note, a volte dolci, a volte lente, a volte casuale, a volte precise, a volte deboli, a volte allegre, a volte tristi. Note su note io creo la mia melodia. Suonarla vuol dire ricordare, a volte con le lacrime agli occhi, a volte col sorriso sulle labbra: ma il ricordo è parte dell’anima e mi tiene viva ed è l’unico modo che mi fa aver voglia di continuare a suonare e cercare la giusta melodia, quella che mi porta serenità e dolcezza nel cuore.
Molte cose a volte mi riportano indietro nel tempo e mi lasciano sospesa in quella sensazione strana tra l’illusione e la realtà. Difficile davvero comprendere da quale parte stare mollare l’illusione e guardare la realtà.
Nulla può la cosiddetta disobbedienza civile di cittadini sfiniti contro l’obbedienza incivile promessa allo stato da gente che in cambio ha avuto stipendio sicuro, titolo per fare, facoltà di sbagliare senza pagare ed alibi e coperture per gli (o)errori commessi.