Rita Marianna Monterosa – Stati d’Animo
Come una farfalla, che vola negli spazi infiniti di luce, unisciti alla profondità della tua anima e vivine la sua essenza.
Come una farfalla, che vola negli spazi infiniti di luce, unisciti alla profondità della tua anima e vivine la sua essenza.
Ma se non piangi, come lavi via dall’anima tutto il male? Se non sorridi come ricominci? Se non ci provi come fai dire è finita? Ho perso? E se non cadi, come farai a risalire? Tutto ciò che, oggi, toglie il fiato dal dolore, domani, mozzerà il respiro per pura e semplice, pacata gioia.
La vita ci regala delle belle emozioni cosi belle che per farle restare tali finiscono, e avvolte di proposito. Li portiamo nel cuore, custodendole gelosamente nascondendole da tutto e tutti perché dovranno restare emozioni belle e vere.
Non c’è conflitto fra testa e cuore. E i pensieri non sono altro che la maschera dei sentimenti.
Ho amato così tanto a volte da perdermi completamente. Non riuscendo più a trovare la strada che mi riportasse a me, ossia a “casa”! Vagando in uno spazio fatto di lacrime e angoscia. Una disperazione che annegava nel vuoto. Poi ecco che all’improvviso senza sapere perché ne grazie a chi ho ritrovato un piccolo spazio di serenità. Uno piccolo angolo fertile e da li ho ricominciato a costruire per me stessa. Ho innalzato i più grandi muri attorno a quello spazio, lasciando solo una porticina piccola accostata per far entrare chi era meritevole di “camminarmi” dentro. Oggi quel piccolo spazio è diventato un enorme prato fatto di rispetto, amicizia, valori e serenità. Uno spazio che difendo con ogni mezzo perché oggi so che la mia vita e la mia serenità hanno un prezzo inestimabile!
Spesso m’immergo in cupi pensieri e nuoto attraverso i relitti della mia anima. Nell’abisso più profondo, spero sempre di trovare ciò che ho smarrito alcuni anni fa… me stesso.Chi sono ora io?Il mare è in tempesta e lotto per sopravvivere. Le onde mi sbattano qua e là, mi sovrastano… perdo il fiato. La vita s’accorcia, la sento allontanarsi da me e secondo dopo secondo… annego.
No non posso solo immaginarti mio, io voglio viverti.