Claudia Marangoni – Stati d’Animo
C’è sempre un problema con le persone forti: si crede, sbagliando, che non abbiano mai bisogno di una mano, di un aiuto, di un abbraccio, di un “eccomi, sono qui per te”.
C’è sempre un problema con le persone forti: si crede, sbagliando, che non abbiano mai bisogno di una mano, di un aiuto, di un abbraccio, di un “eccomi, sono qui per te”.
Il luogo dove nasci e cresci è la tua terra, è un posto speciale, un piccolo mondo perfetto, quello che vedi per primo e ami. Ne conosci ogni suono e ogni profumo, ogni cosa parla il tuo stesso linguaggio e tu lo comprendi perché ti appartiene; è un mondo che ti protegge e ti rassicura. Ancora non sai che oltre l’orizzonte ci sono altri paesi, città, strade, fiumi… Poi cresci e ti prende il desiderio di andartene, incontri nuova gente, vedi cose stupende, ma il paese dove nasci rimane la tua terra, non la puoi scordare, essa ritorna sempre nei tuoi sogni e nei ricordi. “
Lascio pezzi d’anima sparsi qua e là. Da sempre. Seriamente, è ora che impari a cucire.
Non ho più tempo, per chi di tempo, non né ha mai avuto per me!
Nulla fa più male nel rivedere te con cui c’è stato un legame in passato e doverti considerare un estraneo perché il sentimento che ci legava è finito.
L’essenza di un sistema di classe non è che i privilegiati sono coscienti del loro privilegio, ma che i nullatenenti sono coscienti del loro stato allo stesso modo.
Penso che la gente, quella gente, l’umanità che per me è stata sempre difficile, quella gente alla fine stia vincendo. Penso che il problema grosso sia che per loro sia tutto quanto una replica. Nessuna freschezza. Non un minimo prodigio. Semplicemente, continuano a macinarmi. Se un giorno vedessi anche una sola persona che fa o dice qualcosa di insolito, mi aiuterebbe a tirare avanti. Invece sono stantii, grigi. Non c’è slancio. Occhi, orecchie, gambe, voci ma niente. Rinchiusi dentro se stessi, si prendono in giro, fingendo di essere vivi.