Roberto Giusti – Stati d’Animo
I pensieri si aggrovigliano come serpi, si confondono e mi aggrediscono, e io cado nel vuoto.
I pensieri si aggrovigliano come serpi, si confondono e mi aggrediscono, e io cado nel vuoto.
Cos’è poi la nostalgia se non un differente modo di incontrarsi.
Non scandirò il tempo di un respiro, avvolta in candidi… sussulti vermigli, non lo farò. Non guarderò amanti solitari, non ruberò i sogni ai falliti, non lo farò. A pallide stelle, non carpirò splendore, ne emozioni, a lune ammiccanti, non chiederò assoli di sorrisi esclusivi, non lo farò. Ma ascolterò il pianto di un bambino, lo scorrere del tempo, il suono di una lacrima che scava solitudine.
Piove. ciò mi rende felice, nessuno noterà il mio dolore. Le mie lacrime si confondono con la pioggia. Ed il vento è la giusta scusa per i miei capelli sconvolti, non ho voglia di sistemarli. Inutile rendermi bella se a guardarmi non ci sono i tuoi occhi.
La speranza è un seccatore indiscreto di cui non ci si può liberare, è un amico attaccabrighe che ha sempre la ragione dalla sua parte, è un astuto traditore più perseverante perfino dell’onestà.
Di notte le armature cadono e le anime respirano un alito di vento.
Io sono niente e nient’altro posso essere, ma son tanto bene e di quello voglio esistere.