Elisabetta Barbara De Sanctis – Stati d’Animo
Amo le carezze impudiche della mente, quelle che diventano mani, respiri, piacere, quelle che se ti possiedono non ti lasciano alcuna via di scampo.
Amo le carezze impudiche della mente, quelle che diventano mani, respiri, piacere, quelle che se ti possiedono non ti lasciano alcuna via di scampo.
Quello che vorrei non lo dico, non lo dico mai. Lo lascio lì, rinchiuso a chiave in un silenzio che mi urla dentro.
E se fossi io ad aver donato il mio cuore ed essere stata illusa? Non giudicare mai ciò che viene scritto, c’è sempre un rovescio della medaglia.
Ho gli occhi pieni di sogni, e il cuore che “traballa” di paura quando sono felice. Non è pazzia, ma fottuta paura di rimanerci male ancora una volta.
Soverchiati, schiavizzati e posseduti da ciò che ci inculcano, tendente all’ubbidienza piuttosto che alla morale, dar libero sfogo all’animale che c’è in noi è l’unico spiraglio che ci consenta di dissipare il buio dell’animo e la ferraglia delle catene coercitive del tutto che ci sta intorno, se non si rimedia così è l’asfissia.
Ci sono “tocchi” che dicono più di tante parole.
Cerco di fare della mia vita ciò che sento, ciò che mi rispecchia, ciò che ho sempre sognato. Questo per sentirmi bene con me stesso.