Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
Non è l’attesa che sfinisce, ma è la delusione dopo l’attesa che uccide.
Non è l’attesa che sfinisce, ma è la delusione dopo l’attesa che uccide.
Scruto i suoi occhi. La mia mente sta già accettando una verità che il mio cuore preferirebbe respingere.
Ci sono occhi che ti viaggiano dentro e ti tolgono tutto il fiato che hai in gola, ti fottono l’anima e ti lasciano così, in balia di emozioni che ti fanno tremare il cuore.
Se essere fragili significa essere capaci di soffrire allora custodirò la mia fragilità… perché non ho paura di mostrare di avere delle debolezze… non ho paura di chiedere aiuto quando non riesco a farcela con le mie sole forze… e non ho paura di ammettere che non sempre sono forte, che ci sono momenti di estremo sconforto, momenti di tristezza, momenti di disperazione… Io non ho paura di mostrarmi me stessa in un mondo di troppe maschere e pochi volti… e se mostrare il mio vero volto significa rischiare di soffrire… non mi importa… perché io confesso di essere fragile… e della mia fragilità, saprò farne una forza…
Il miracolo della natura si compie lì dove sono i suoi limiti, perché è in quell’istante che varia lo scenario delle immagininel loro continuo mutare e nell’indossare colori sempre diversi.
Le favole sono le vite che infrangono le regole. Le labbra che si incontrano in carezze che si vivono e non si replicano. Gli addii che non ti lasciano in ricordi che non muoiono ma si confondono.
O mi accetti così come sono oppure fai le valige. Non si può cambiare per gli altri facendosi violenza, perché ognuno è quello che è.