Marzia D’Ippolito – Stati d’Animo
Se viviamo tormentati dal peso delle nostre scelte, possiamo trascinarlo o prenderlo per mano, ma non c’è modo di conviverci.
Se viviamo tormentati dal peso delle nostre scelte, possiamo trascinarlo o prenderlo per mano, ma non c’è modo di conviverci.
Troppo preoccupati per il male che riceviamo, ma troppo poco attenti al male che noi rechiamo. Lo facciamo nei modi più subdoli, astutamente, ingannevolmente, ma quello più squallido è fatto cortesemente.
Circoscrivere un sentimento,è come voler trattenere la luce lunareall’interno di una cornice d’argento.
Gli accessori dei quali non potrei fare a meno? Occhiali da sole, il mio sorriso più bello ed il mio cuore vintage. Un po’ di swing nelle vene, un block notes ed una penna.
Gli sguardi più belli sono quelli che si ricevono dalle persone che ti vogliono veramente molto bene. Gli altri, ti scrutano soltanto.
Ci sono cose che io chiamo: “le migliori”. Esse appartengono a quella sfera di piccole cose di cui non puoi fare a meno. Si, proprio quelle che quotidianamente lasciano quel senso di pienezza nel cuore. Un semplice buongiorno, un abbraccio, un sorriso e l’amore di quella cosa straordinaria chiamata famiglia. Ecco, queste sono le cose “migliori”!
Scrivo della vita che vivo, di quella che mi passa vicino. Scrivo per me stessa e per chi mi vuole bene. Scrivo per chi di me ha capito poco, ma anche per chi per me si è giocato molto di se. Scrivo per mio interesse personale, per le mie soddisfazioni e per ampliare i miei orizzonti. Scrivo per la giusta causa che è il tempo, che non deve mai essere sfidato, sprecato e perso. Scrivo quel libro chiamato “vita” come ognuno di voi. Io a modo mio, voi a modo vostro, ma quello che conta è scriverlo e non sprecare neanche una pagina. Lasciarle in bianco è una chiara prova di occasioni mancate e non vissute.