Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Ad un certo punto ti rendi conto che alcune per cui hai sofferto adesso sono solo ricordi di momenti sbagliati e che quel dolore non era altro che la delusione per aver creduto di nuovo nelle persone.
Ad un certo punto ti rendi conto che alcune per cui hai sofferto adesso sono solo ricordi di momenti sbagliati e che quel dolore non era altro che la delusione per aver creduto di nuovo nelle persone.
Il dolore ti fa leggere dentro, la gioia ti fa guardare fuori. Entrambi servono per completarti.
Sono il solito sbadato, mi sfugge dagli occhi e quando parte non puoi più riprenderla né coprirla con occhiali scuri, perché un’emozione, quando nasce, è sempre in ripida discesa.
La tua mano disegnerà i tuoi cammini, ma sarà sempre il cuore a scegliere la via.
Come si fa a camminare verso il futuro, quando il presente rimane attaccato ai piedi?
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Io, che non mi faccio più mille problemi per chi non se ne fa per me. Io che pietà e pena per chi non sa cosa sia essere “Umano” non ne ho più. Io che non perdono più perché ho incontrato bestie umili ma umani bestia. Io che solo se sai guardare oltre e vivermi con estremo tatto e sincerità posso darti molto più di ciò che immagini. Io che sono disposta ancora a credere ma solo a chi dimostra.