Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Il dolore è come la felicità, non si può pesarne l’intensità, perché ogni vissuto ha una sua “bilancia personale”.
Il dolore è come la felicità, non si può pesarne l’intensità, perché ogni vissuto ha una sua “bilancia personale”.
Lontano, oltre, ovunque sono avverbi mentali, non di luogo.
Perdonati. Per le volte che non sei stata abbastanza donna, madre, figlia, amica. Per quelle in cui ti è mancato il coraggio di dire basta. Perdonati per ogni volta che hai abbassato lo sguardo sentendoti qualcosa che non eri. Perdonati per i voli lasciati a metà, per le canzoni scritte e cantate mai, per le poesie che non riesci a finire. Perdonati per le volte che hai danzato mentre nessuno ti guardava, perché pensavi di essere ridicola. Per le volte che hai pianto di nascosto e per quelle in cui hai finto di star bene. Perdonati per ogni cosa. E prova per una volta, a dispetto di tutti, ad essere felice.
Poi arriva la sera, e il calore del piumone non basta.
Mi passano per la testa migliaia di pensieri, ma è spesso il pensiero con cui mi sveglio la mattina a determinare, nel bene o nel male, il resto della giornata.
Nell’istante in cui nel mio cuore si è aperta una grossa ferita, le persone in cui credevo di più hanno iniziato a spargerci sale fino a far indurire l’anima mia.
Dai alla gente qualcosa per cui piangere e smetteranno di chiederti qualcosa per cui sorridere.