Edvania Paes – Stati d’Animo
Sono stanca di ricominciare. Vorrei soltanto finire l’opera dei miei giorni con serenità.
Sono stanca di ricominciare. Vorrei soltanto finire l’opera dei miei giorni con serenità.
Corpi vicini distanziati da chilometriche incomprensioni.
Ho pensato al mio risveglio, dal mio abituale limbo, quello cercato a tutti i costi. A tutti i baci, agli sguardi, alla bocca, agli occhi. Ho sentito, a poco a poco, il mio risveglio. E non era tutto così uguale, come nel mio torpore. Quanti occhi, quante bocche, quanti sguardi. Non uno sentito, non uno provato. Era la mia anima che sognava? Era il mio cuore che accendeva il sogno? O forse solo un sogno, che le luci tanto attese dell’alba, portano via. Il mondo che urla. L’amore che vola, su foglie sospinte dal vento. Via, via.
La porta delle emozioni non si sa mai per quale verso si apre, spingere o tirare? Non è importante, importante è… lasciarle passare.
La nostra vita è fatta di gocce di emozioni bellissime e cascate di lacrime di dolore, alla fine c’è sempre un arcobaleno con un raggio di sole che scalda il nostro cuore.
Considero i miei giorni, la mia intera esistenza come un meraviglioso sentiero dipinto dalla sorte con i colori vivi e cangianti della natura.
Non esiste distanza che possa separare due anime che si sono fuse, né silenzio che faccia tacere i loro cuori.