Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Siamo nostalgici di epoche in cui si possedeva poco. E oggi che abbiamo tanto, quel poco ci appare tutto.
Siamo nostalgici di epoche in cui si possedeva poco. E oggi che abbiamo tanto, quel poco ci appare tutto.
Si è davvero liberi quando i mostri del passato non trovano più spazio dentro di noi.
Spesso l’onesto è solo un disonesto timido, un immorale che non ce l’ha fatta, un vigliacco timoroso dell’eco delle conseguenze. L’onestà, quella pura, celebra integrità morale anche dinanzi a una platea deserta.
Tutto passa, almeno così dicono, ma non ti dicono dove. Passerà attraverso quel vuoto che hai dentro. E senza pietà, senza chiederti il permesso. E ti cambierà. Ma alla fine passerà, forse.
In ognuno di noi esiste una parte sana, senza nei, pulita e una malata. Basta localizzarle, avere intuito, l’una tenta sull’altra il sopravvento. Sono i globuli rossi e quelli bianchi, in principio in equilibrio perfetto. Entrambi sono guerrieri, combattenti, se uno cade l’altro è in ascesa. È una lotta senza quartiere per la sopravvivenza, non risparmia colpi, porta all’auto distruzione. Si definisce tormento. Per la legge della natura che regola le creature e che è spietata, la murena che sorprende il granchio poco astuto, è preda anch’essa, generandosi altre nascite infinite.
Quanto è bello ascoltare il cuore con i suoi battiti. Emozioni silenziose, che due labbra non possono pronunciare. Battiti alimentati dalla tua presenza che giorno per giorno riesci a regalarmi. Doni a questo cuore la felicità di sorridere, in questa vita bagnata da troppe lacrime, ingiuste.
Amo quei giorni senza sosta, che ti sfiniscono, in cui non hai nemmeno il tempo di pensare.