Flory Brown – Stati d’Animo
Mi stresso solamente a pensare quanto sono stressabile!
Mi stresso solamente a pensare quanto sono stressabile!
Sì, ho un tormento che non mi abbandona da anni lei la nostra piccola Asia che non sono riuscito a salvarla, quella scena, te con in braccio la piccola. era morta e tu vagavi nel villaggio come nel nulla, e quando arrivo io, impavido, era troppo tardi, questo non me lo sono perdonato mai, ecco perché tu sei sempre triste: non ricordi, non puoi ricordarlo, ma Asia è dentro di te.
Le emozioni sono la punteggiatura della vita. Potrei farne anche a meno, ma danno la corretta lettura della mia esistenza. Una virgola, come un brivido, può fare la differenza.
Puoi blindarti nell’impassibilità, celarti dietro barricate di cinismo, armarti di apatia, ma non sarai mai sentimentalmente invulnerabile.
Sennò di un nostro idolo o eroe, alla fine tutti siamo un po’ “fake” di noi stessi.
Ho tutto scritto sulla schiena. I mille rifiuti tra i reni, le impossibilità sulle scapole, l’ansia che scende dalla nuca a seguire le vertebre tra i suoi anelli e vi scivola in mezzo come nastro di raso finissimo; la paura che mi fa un giro di morte, da fianco a fianco, a cingermi saldamente. La paura. È un gioco diabolico il suo. Occhi sbarrati che, se anche volessi chiuderli per difendermi, non potrei. Non posso. Mi resta solo di voltarmi di spalle e continuare queste mie scritture, incise con bisturi dilanianti e sferzate crudeli. Poi, si rigenera. Pelle diafana ed elegante. Allontanarsi, dondolando.
Con l’anima in tempesta, si erano persi e ritrovati l’uno nelle braccia dell’altra.