Giulia Strong – Stati d’Animo
A volte mi domando perché dev’essere tutto maledettamente complicato!
A volte mi domando perché dev’essere tutto maledettamente complicato!
Cosa aspetti chiese il pensiero al cuore, il cuore rispose il sole che asciuga la pioggia che c’è dentro di me.
Ho l’anima zingara, lo spirito ribelle e il cuore da bambina. Vivo tra le emozioni, viaggio con i pensieri non mi fermo mai.
Questa mia solitudine mi fa apprezzare ancor più la mia diversità.
Preferisco un intelligente silenzio a tante stupide parole. Preferisco un’indifferenza utile ad un’attenzione inutile. Preferisco guardare oltre il “Niente” per non rischiare di perdere nemmeno un secondo di ciò che veramente “vale”!
Un bambino cieco dalla nascita non sa nemmeno di essere cieco finché non glielo dice qualcuno. Anche allora si crea un concetto perlopiù accademico di che cosa possa essere la cecità. Solo chi ha perduto la vista può averne un’idea chiara. Ben Hanscom ignorava il significato della solitudine, perché quella era da sempre l’unica dimensione della sua vita. Se la condizione fosse stata nuova o più localizzata, avrebbe potuto capire, ma la solitudine racchiudeva la sua vita e la travalicava.
Passo dopo passo. Anche quando sei a terra, anche quando sei allo stremo, anche quando vorresti tutto tranne che andare avanti. Un passo dopo l’altro. E riesci di nuovo a camminare!