Gerardo Migliaccio – Stati d’Animo
La libertà è come la corsa di un cavallo sulla spiaggia, stremato dalla sua voglia di correre all’infinito.
La libertà è come la corsa di un cavallo sulla spiaggia, stremato dalla sua voglia di correre all’infinito.
Per fortuna le emozioni ti restano dentro, anche se tutto passa, ciò che hai sentito resta.
Anche se il cuore batte non è detto che viviamo.
Vieni da me ma non venire sola porta la tua valigia di segreti, sogni, delusioni, speranze, sofferenze. Io ti ascolto e non ti giudico. Mi basta un granello di te per ricominciare a vivere. Rifugiarsi nella solitudine è una scelta quando non hai altra scelta, quando restare soli è il solo modo per stare in compagnia, è la sola via che ti resta, quando hai esaurito le parole, per urlare “aiuto”. Ora non sei più sola non siamo più soli perché l’unico che riesce ad ascoltare le tue urla è uno, che come te, non ha più parole, ma solo orecchie. La solitudine è un sentimento e come tutti i sentimenti, se condiviso, ha un altro sapore, un sapore che puoi descrivere a qualcuno che è in grado di comprendere che è in grado di comprenderti; ed è in quell’esatto istante che, come per magia, non si è più soli ma soli insieme e niente sarà più come prima.
Non è che io non sono romantica o non parli di cose romantiche, è che per farlo uso termini duri. Punti netti. Spazi. Silenzi. Sguardi. Parolacce. Io sono romantica. Ma sono anche dura. Sono duramente romantica e con questa pietra spezzo aspettative e frano in ideali.
Che bella sensazione poter ascoltare il suo cuore ogni volta che voglio.
Perché la gente ha pudore, quasi timore della cosa più naturale al mondo, essere se stessa? Come se io avessi vergogna di respirare, di camminare, di vedere. Si vive con tutti quegli abbracci mancati, quegli sguardi deviati, quelle parole abortite in gola, quei vaffanculo smorzati tra i denti. Se imparassimo a svestirci dell’opinione altrui indossando il cuore, vivremmo la nostra vera vita, non quella che per inerzia abbiamo creduto di vivere finora.