Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Le parole descrivono, raccontano, inventano, farneticano, ma della pelle ne sono un improbabile surrogato. Al dire prediligo di gran lunga l’ardire.
Le parole descrivono, raccontano, inventano, farneticano, ma della pelle ne sono un improbabile surrogato. Al dire prediligo di gran lunga l’ardire.
Se cerchi la tua metà parti dal presupposto che hai delle mancanze, dei vuoti da colmare, un cuore concavo da riempire. Io non cerco la parte mancante di me, ma qualcuno che raddoppi i sospiri, che dimezzi i timori.
Uno dei miei più grandi errori, è offrire il mio cuore a chi non sa apprezzarlo!
E c’è un pensiero che ha “bussato” alla tua porta e ti sta chiedendo solo di ascoltarlo. Lascialo parlare, tanto non c’è verso di dormire, perché tu sai che è un pensiero che non lascerai morire. Ascoltalo, ti parlerà e ti indicherà la strada. Chiudi gli occhi: ne sentirai il respiro, dolcissimo, ne sentirai il suono che ti darà la pace. Fanne tesoro, ricomincia il viaggio, riprendi i tuoi colori, c’è ancora un compito da terminare.
Sono le mani più ruvide quelle che hanno più storie da raccontare.
A volte ci sentiamo come il vento, e lo imitiamo nel suo viaggiare senza meta, lasciandoci trasportare da noi stessi, nel viaggio più incondizionato e libero che si possa immaginare.
Anche se odio esserlo sai perché sono triste? Sono triste perché è molto meglio esserlo costantemente che perdere la felicità. Essa è fugace, una volta persa accuserei il colpo dieci volte più forte.