Chiara Micellone – Stati d’Animo
La disillusione è un processo irreversibile.
La disillusione è un processo irreversibile.
Il dolore esiste per darci la misura della gioia!
Troppo facilmente ci si dimentica che forse l’unico modo di essere diversi è provare ad essere se stessi, e allora se essere è troppo complicato meglio apparire, almeno è più facile confondere gli altri distraendoli, con la bellezza del contenitore, dalla mancanza assoluta dei contenuti.
Io mi amo così come sono. Mi amo quando sorrido e penso anche se dietro ai miei pensieri nasce una lacrima. Mi amo quando mi arrabbio anche se la mia rabbia è derivata da cose piccole. Mi amo quando divento cattiva e senza pietà nei confronti di chi prova a schiacciarmi. Mi amo quando amo e sono complice. Mi amo quando sono donna, bambina e mamma. Mi amo ed è questo che fa di me una persona amata.
Ogni istante lo viveva senza il primo strato di pelle, percepiva tutto in profondità, a volte come lama nei solchi dell’anima, a volte come inebriante estasi dei sensi. Solo la musica sprigionata dal silenzio poteva farla vivere, solo quel profumo intenso di petali di passione poteva far ardere ancora il suo cuore.
Nella morte non c’è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po’ dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C’è rimasto ben poco che possa morire.
Passato: devi conservarne un po’ e dimenticarne un pezzo per andare avanti.