Simona Sanna – Stati d’Animo
E poi se ne andò, lasciandomi sola con mille pensieri, che erano gli unici che non mi avrebbero mai abbandonata.
E poi se ne andò, lasciandomi sola con mille pensieri, che erano gli unici che non mi avrebbero mai abbandonata.
Sangue e polvere, silenzio e macerie, vittime e speranze. Io sono il veterano delle mie guerre interiori.
Ciò che soltanto ora è visibile ai più, io lo scorsi molti anni prima. Piccole erano le mie mani per poterti afferrare saldamente. Debole ed insulsa era la mia voce, per far si che gli adulti mi dessero retta. Quel vortice nero che ti assorbiva lentamente avanzava ineluttabile. Cadesti nel eterno inganno di coloro che contrastano la propria natura, per cercare di essere una inezia come gli altri. Ora che quando ti guardo non ci sei, ora che sei andato a nasconderti in qualche angolo della tua anima, ora che le mie mani sono forti come poche, e la mia voce è possente quanto quella di un leone mi domando: è possibile risalire il vortice nero?
Siamo tutti viandanti in questa vita che ci opprime, nell’amore che ci scortica, nel destino che ci attende.
Ma chi sono io?La risposta: sono la somma di tutto ciò che è accaduto prima di me, di tutto ciò che mi si è visto fare, di tutto ciò che mi è stato fatto.Sono ogni persona e ogni cosa il cui essere al mondo è stato toccato dal mio.Sono tutto quello che accade dopo che me ne sono andato e che non sarebbe accaduto se io non fossi venuto. E ciò non mi rende particolarmente eccezionale; ogni “io”, ognuno di noi che siamo ora più di seicento milioni, contiene una simile moltitudine.Lo ripeto per l’ultima volta: se volete capirmi, dovrete inghiottire un mondo.
Il cuore non prende ordini da nessuno, se non da ciò che sente.
E poi ci sono quelle parole apparentemente semplici ma profonde quanto il mare di domande che mi pongo tutti i giorni.