Edvania Paes – Stati d’Animo
Non so dove sono andata a finire. Ho le quattro frecce. Se qualcuno mi vede è pregato di lampeggiare.
Non so dove sono andata a finire. Ho le quattro frecce. Se qualcuno mi vede è pregato di lampeggiare.
Questa sera la mia testa è paragonabile alla metropolitana di una grande città, treni che vanno, treni che vengono, sono i miei pensieri. C’è tanta gente, tanta che mi sono perso. Mi sono perso tra tutte quelle persone, non riesco più a capire chi sono. Mi sono perso in quel via vai di treni che non riesco a scegliere quello giusto. Mi sono perso nella mia testa!
Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi.
Non ho più tempo, per chi di tempo, non né ha mai avuto per me!
Non c’è condanna più forte per un uomo che prendere coscienza della propria follia.
Arriva un momento che smetti: smetti di aspettare smetti di comprendere smetti di perdonare ma non perché hai smesso di tenerci ma perché finalmente hai capito che lui non tiene a te allora decidi di fregartene e vai avanti.
Notte di S. Lorenzo: stelle che cadono e desideri che si esprimono… Io non esprimerò desideri strani, speciali o difficili. Ne ho anch’io come tutti, ma nella vita ho capito quanto le cose più semplici siano essenziali alla serenità di una persona. In base a questo il mio desiderio consiste nel vedere acceso ogni giorno quel meraviglioso sorriso sul volto di mio figlio. Poter continuare a godere di quella cosa preziosa che si chiama “amicizia”. Poter essere fiera di me, di quel poco che ho perché le cose più grandi e preziose le porto dentro. Ho anche un desiderio grande e difficile: basta guerre, bambini uccisi, bombe e potere. Magari se ognuno di noi “donerà” una delle sue stelle cadenti a quest’ultima parte… Chissà: magari facciamo il miracolo!