Francesca Alleva – Stati d’Animo
Se è vero che io parlo con gli occhi, scusatemi gli infiniti vaffanculo che ci leggerete.
Se è vero che io parlo con gli occhi, scusatemi gli infiniti vaffanculo che ci leggerete.
Perché mi sono fatto trasportare così? Perché di forze non ne avevo più. Ero stanco di mentire a me stessa. Stanco di seguire sempre la cosa giusta da fare. Per la prima volta nella vita ho accettato di fare un salto nel buio, di fare qualcosa di pericoloso.
Non ho memoria di quello che ho fatto, per meritare l’esilio in questo mondo.
C’è un tipo di abbraccio che è abbandono totale, è fiducia, è mettersi completamente nelle mani di chi ami e, quando ti ci annidi, non ne vorresti uscire mai.
Forse sono io che sbaglio, io a non capire subito chi ho di fronte. Io che tendo sempre a dar fiducia alle persone, e credere che ci sia sempre quella “Buona fede” che solo chi è onesto ha. Ed ecco che mi accorgo di aver sprecato parole per chi nemmeno le ha ascoltate e mai se ne ricorderà. Di aver messo da parte me stessa/o per chi non ha saputo ricambiare il mio tempo nemmeno nei momenti più difficili per me. Di aver ascoltato bugie che già nascondevano l’amara verità. Se è mia la colpa del non averlo capito chiedo scusa a me stessa come persona, per essermi tolta tempo e serenità… ma ringrazierò anche queste persone per avermi fatto sentire una persona delusa, ma anche maledettamente felice di essere diversa da loro.
E non distinguere carezze da schiaffi e scansarsi in entrambi i casi. E donare carezze vissute come schiaffi. E farsi schiaffeggiare pur di farsi toccare.
Con il passare del tempo, scopri, che le cose apparentemente insignificanti e prive di valore, si rivelano le più preziose! Il vero tesoro è insito nella profondità delle cose; non nella quantità o nel valore materiale. È il cuore, il produttore dei migliori tesori.