Claudia Marangoni – Stati d’Animo
Non vergognarti mai di essere ciò che sei; piuttosto vergognati quando ti mostri per ciò che non sei.
Non vergognarti mai di essere ciò che sei; piuttosto vergognati quando ti mostri per ciò che non sei.
Si parla tanto, si pensa poco, si sogna sempre.
Ricominciare a lottare e a credere è un po come imparare di nuovo a camminare. La vita ci insegna a stare in piedi ma a non cadere non impareremo mai. Dalle cadute impari a rialzarti, ma questo non ti proteggerà da nuove delusioni e ferite. Una prima vittoria l’avrai tra le tue mani nel momento in cui pur cadendo ti rendi conto che non solo sei stato capace di rialzarti, ma hai anche trovato la forza e la voglia di credere ancora in ciò che hai di fronte, nelle persone che incontri e nei sogni che hai.
Prediligo l’eleganza di chi sa indossare l’abito del silenzio, a lasciar decantare sconforto e delusioni; di chi sa camminare tra ipocrisie e incomprensibili motivi, su vertiginosi tacchi, per non scendere a certi bassi livelli. L’eleganza di chi evita di offrire miseri e volgari spettacoli, mandando in scena il peggio di sé. Per difendere il nostro meglio, abbiamo solo bisogno di masticare eleganza, lasciando sfumare l’impeto. E dal silenzio, poi, nasceranno parole, cariche di tutti i propri perché e assai più raffinate di quel veleno di parole che alcuni sputano fuori, senza pensarci neppure un solo istante.
Apro la finestra e ti sento, tedia e gracile, nel silenzio del muro bianco.
Le cose più belle si perdono sempre troppo in fretta; mentre quelle brutte sembrano non lasciarti mai.
Si cambia, come cambia la direzione del vento, i nostri pensieri sono come vele a volte gonfi di amore altre colmi di dolore, seguiamo la rotta ogni giorno, come farebbe un ‘imbarcazione e cerchiamo prima che giunga la tempesta un porto che ci possa accogliere, un luogo di pace e sicurezza chiamato cuore.