Francesco Iannì – Stati d’Animo
Avrai tutto il tempo del mondo, per i rimorsi; loro arriveranno ogniqualvolta starai per addormentarti, quando, nel silenzio della notte, la vita rallenterà, proiettando nella mente scene e situazioni mai accadute.
Avrai tutto il tempo del mondo, per i rimorsi; loro arriveranno ogniqualvolta starai per addormentarti, quando, nel silenzio della notte, la vita rallenterà, proiettando nella mente scene e situazioni mai accadute.
Forse, ha più paura chi sta dentro alla recinzione di filo spinato, costruita bucandosi le mani pur di mettersi al sicuro, acconsentendo a farsi colpire solo dal cielo quando piove, rimanendo in ginocchio nel fango e con le mani aperte, le braccia alzate in segno di preghiera perché la pioggia cessi. Credo. Penso tema più chi sta dentro al cerchio di fuoco, appiccandosi i roghi nel cuore, tenendo le belve fuori, ma facendosi divorare dai mostri dentro. Deve avere serrature strane, l’anima e chiavi di ferro, la solitudine e cardini di forgia indistruttibile, il tormento quando la tormenta, dentro e fuori, spazza e sfinisce.
La felicità ti fa volare. La tristezza ti taglia le ali.
Non è facile descrivere un sentimento… non lo è affatto. Sembra la cosa più semplice del mondo, ma quando vai a mettere nero su bianco… vedi solo nero! Il nero dell’impossibilità di descriverlo.
Troverò la strada prima o poi la troverò, nei passi immensi del silenzio nelle orme dell’immensità, troverò la strada della serenità.
Io sono vero, anche quando mi nascondo dentro un battito di malinconia.
Mi ritrovo a camminare su un binario della vita che non conosco, o forse non vorrei conoscere, ma che mi appartiene, vorrei saperne un po’ di più della destinazione, ma purtroppo mi è ignota, ma quanto è lungo questo binario! Ed io sono un po’ stanca di queste fermate che non mi piacciono, non mi piacciono per nulla!