Valeria Violetta Camboni – Stati d’Animo
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
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Se hai nascosto un ricordo, le canzoni lo trovano.
La paura di rimanere da soli ci spinge a commettere errori che possono segnare il nostro futuro.
Odio da sempre le etichette dei maglioni perché mi irritano la pelle, figurati quelle della gente.
Con occhi di azzurre vedute canta la mia libertà come figlia del vento. Lunghi vigneti come spazi fra i capelli, campi di grano, ulivi e cemento. Troppo lontana la mia libertà fatta di pioggia di neve, di rovi infiniti e bacche. Una corsa nel prato fra i girasoli dei miei dolci anni, la mia libertà agognata. Il temporale che bagna i corpi nel fieno appena colto, la mia libertà difesa. Mentre si apre il cielo su ripidi torrenti che carezzano le pietre, ospiti eterne de greto, la mia libertà costruisce fatica. Ecco, nasce l’arcobaleno col chiarore del primo giorno. Sbadiglia l’alba sul castello di stagnola, saluta anch’essa la libertà conquistata, mia ultima invenzione.
La sofferenza è una specie di bisogno dell’organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo.
Non concedere a un rimpianto il lusso di rovinarti il passato, non farti vivere il presente e non farti sognare il futuro.