Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Essere dolci e sensibili non vuol dire essere fragili ma avere la capacità di essere forti dolcemente.
Essere dolci e sensibili non vuol dire essere fragili ma avere la capacità di essere forti dolcemente.
L’emozione è una rete a maglie larghe, lo spazio libero che cattura il cuore ma gli permette di… fuggire.
La grandezza di un sentimento sconfina oltre il reale, oltre il possibile. La grandezza di un sentimento vive nel cuore, si manifesta in gesti.
Non so esprimere questa solitudine. So solo che non è difficile sentirsi soli e so che anche nella folla si può esser soli. Sono sulla spiaggia, steso sul mio telo mare azzurro e guardo solo l’orizzonte. Gridano vicino a me, parlano, dicono, giocano anche. Solo. Solo perché non sempre è facile raccontarsi. Vorrei manifestare tanti pensieri, tante riflessioni ma il sole è troppo caldo e il mare è troppo bello per destare ascolto. Un minuto. Uno solo.
Sentire. Sentire. Sento ancora le tue braccia stringermi con la mente.
Però non è giusto. Così proprio non va. Mi sento come Eva. Si, Eva. Non Adamo. Eva, una fottutissima Eva. Una fottutissima Eva nana. Una nana. E non solo non posso raggiungere il frutto proibito ma non posso neanche toccare nessuna di quelle altre merdose mele. Non una fottutissima mela. E Adamo sta lì che se ne frega. Dorme. No, è morto. Non proprio, ma è come se lo fosse. E se né frega delle mele. Non sente i morsi della fame. Morto. Ho fame Cristo. Ho fame. Continuando così morirò anch’io prima o poi. Che schifo. Non ci arrivo da solo. Sono troppo alte. Che schifo. Che schifo di paradiso. Non lo voglio questo paradiso del cazzo. Fanculo. Non è giusto. Niente lo è. Per favore, che qualcuno mi prenda per mano e mi conduca all’inferno. O come lo chiamate voi… vita.
Sentiva sulla pelle ogni piccolo gesto come profonda emozione, lo si leggeva nei suoi occhi, nella sua ridente sensualità, si inebriava di quelle perle e le portava con sé, custodite come il più prezioso tesoro.