Antonella Coletta – Stati d’Animo
Il sole, a volte, è necessario averlo “dentro”.
Il sole, a volte, è necessario averlo “dentro”.
Ti accorgi di quanto potevi avere e ora non hai più… quando hai rovinato veramente tutto.
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!
Amarti è difficile percorso quando ti trastulli nell’incongruenza altalenante del tuo ego.
Si pensa che attraversare il “grande freddo” sia un viaggio come un altro. Che quel “biglietto” di sola andata non faccia paura. Si pensa di non avere bisogno di niente e di nessuno. Ma si sbaglia, sai? Si viaggia da soli in mezzo al freddo, nascono le paure che non sapevi di avere. Le certezze vanno a farsi “fottere”. E tutto è così maledettamente difficile e complicato. La speranza di un po’ di pace non ti basta, non sazia la tua consapevolezza del dopo, perché di “quel dopo” non sai che fartene. Quel salto di “dimensione” è un salto così difficile da compiere, anche con “la freddezza della serenità”. E non ti basta neppure credere in Dio, o sperare che ci sia un Dio ad accoglierti alla fine di quel viaggio, per renderlo un “viaggio accettabile”. Perché “quella fermata” non è accettabile. E quel cuore sterile vorrebbe battere di nuovo.
La dignità è il sacramento dell’anima di una persona, la dignità un scrigno d’oro che contiene tutti i valori del cuore, la dignità non avrà mai prezzo e mai si potrà comprare e vendere, la dignità e il cuore è l’anima di una persona.
Non amo essere scortese, ma non sono nemmeno la calma in persona. Quindi prima di farmi girare le palle ci penserei un po’.