Lailly Daolio – Stati d’Animo
Naufragio. Non posso gettare l’ancora, non mi posso fermare e non scorgo terraferma su cui approdare. Sola, tra le onde mi faccio cullare.
Naufragio. Non posso gettare l’ancora, non mi posso fermare e non scorgo terraferma su cui approdare. Sola, tra le onde mi faccio cullare.
E poi sono incazzata, si! Tremendamente incazzata per tutte quelle volte che ho visto persone valere davvero cadere sotto i colpi di chi non valeva niente. Vedere persone distrutte da “verità” inventate. Persone con veri valori cadere per colpa di opportunismo, ipocrisia e cattiveria. Nella vita incontrerai di tutto, ma ricorda che prima o poi tutto torna. E soprattutto ricorda che chi ha così tanto bisogno di distruggere la vita di qualcuno è perché una vita sua da vivere non ce l’ha.
Non so essere diversa da quello che sono, o forse semplicemente non voglio esserlo. Probabilmente ho una stima di me stessa abbastanza elevata per farmi essere certa e sicura di me. Questo non significa che mi ritengo perfetta, senza difetti e ormai senza più niente da imparare. Questo significa soltanto che malgrado continuerò come tutti a fare degli errori, a cadere, a farmi male non cambierò il mio “essere” per niente e per nessuno.
Mi sembrava di appartenere alla schiera dei persi, un girone d’inferno non contemplato, ma non solo mio. I persi, che non riescono a trattenere nulla perché tutto si scioglie loro tra le mani, che non possono scommettere nella vita, né su loro stessi, perché perderebbero inesorabili. I persi, che le cose belle le vivono per un attimo e poi le perdono perché finisce il tempo, che combattono fieri per una causa in cui credono e poi tutto svanisce nella causa che muore. I persi, che non riescono a mantenere neanche il buonumore perché il sorriso si spegne su un viso che non rivedranno più, che non lo possono custodire un amore, perché l’amore squarcia loro il cuore e scappa da quel varco. E a me dentro al cuore non era rimasto più nulla.
Quando le persone ti deludono e non te lo aspetti, lì per lì sei sconvolta, frastornata, per te è come una doccia fredda. Passano i primi giorni e non ci credi, ti senti vuota, sola, non sai che fare, dove andare, con chi parlare. Conosci il vero significato della parola solitudine. Ti senti catapultata in un mondo nuovo, un mondo che non era tuo. Poi quando passa del tempo, le cose non cambiano. A volte peggiorano, perché la senti la mancanza di quella figura per te importante. Cazzo se la senti. Soprattutto quando hai bisogno di condividere qualcosa di bello e qualcosa di brutto. La senti quella parte di te che ne ha bisogno e anche se non ci vuoi pensare, anche se cerchi in tutti i modi di giustificare, di farti forza, non basta. Non basta perché quello che ti manca è più forte. Perché il cuore batte forte, perché tu sei vera e l’amore è per le persone vere.
Non dimentico! Non perdono! La cattiveria gratuita, la superficialità delle persone stupide. Il giudizio frivolo di chi negherebbe anche se stesso al mondo, no! Non lo perdono e non lo dimentico.
Anche stanotte mi sento confusa, vorrei guardare al cielo e avere le risposte alle tante domande, vorrei capire se sto sbagliando, vorrei capire dove il sole illumina l’anima senza mai oscurarla. Vorrei capire dove le stelle non smettono di brillare, vorrei guardarmi dentro e avere la certezza che fidarmi di te non sia un errore.