Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?
Se ciò che si dice di noi non ci tocca in alcun modo, perché logorarci in imprese subordinate comunque all’approvazione altrui?
Non amo le competizioni! Non amo sentirmi migliore di un altro! Vivo la vita per migliorarmi e migliorare il tenore dei miei giorni. Forse, sono in competizione perenne con me stessa, questo lo ammetto. Ma mi piace sfidarmi ogni giorno, mentre rincorro la felicità. Ogni giorno lotto con la paura di non farcela, di non sapermi rialzare, lotto con la paura di diventare superficiale e banale mentre rinnego l’egoismo di questa società. Ho capito che devo oltrepassare i miei limiti senza rinunzie, abbracciando il concetto dell’imperfezione, perché solo così accettando ciò che sono, vivrò serenamente nella mia unicità ineguagliabile!
Le emozioni parlano in silenzio e solo il cuore è in grado di ascoltarle.
Poi leggi certe cose e resti basita, ti si spalanca la bocca incredula e l’unica cosa che riesci a dire è: ma senti chi parla, proprio tu dici questo, quando sei la fotografia di ciò che scrivi. L’ipocrisia è la virtù di chi crede di essere migliore di tutti.
E quando stiamo soli macchina, cantiamo a squarciagola, imprechiamo, vaghiamo con la mente, a volte non ci ricordiamo nemmeno la strada giusta da prendere ci isoliamo completamente dal mondo.
Amare. Odiare. Sorridere anche se dentro si è disperati, l’orgoglio che prevale. Litigate esagerate, seguite dal silenzio per aver smesso di parlarsi. Ricominciare a guardarsi, accarezzarsi e in un secondo ogni risentimento è passato, l’amore era rimasto lì per tutto il tempo in attesa di poterlo vivere ancora.
Sto vivendo uno stato nevrotico pieno di intensità e pieno di arcobaleni…