Patrizia Cristiani – Stati d’Animo
Sono l’artigiano del mio cuore.
Sono l’artigiano del mio cuore.
Le parole sono pulviscolo nell’aria assolata. Vorticanti o quasi immobili, cercano o attendono la fusione con l’immagine per la quale nascono o dalla quale sorgono.Le mie parole germogliano da sole, ma fioriscono soltanto quando si sposano con l’immagine che amano, alla quale sono destinate o dalla quale sinuosamente vengono liberate, come vapore, o eccitate, come lingue di fuoco.
E poi un giorno ti ricorderai che non era importante a che ora uscivi, dove andavi, cosa facevi, ma era importante solo con chi stavi.
Ciò che soltanto ora è visibile ai più, io lo scorsi molti anni prima. Piccole erano le mie mani per poterti afferrare saldamente. Debole ed insulsa era la mia voce, per far si che gli adulti mi dessero retta. Quel vortice nero che ti assorbiva lentamente avanzava ineluttabile. Cadesti nel eterno inganno di coloro che contrastano la propria natura, per cercare di essere una inezia come gli altri. Ora che quando ti guardo non ci sei, ora che sei andato a nasconderti in qualche angolo della tua anima, ora che le mie mani sono forti come poche, e la mia voce è possente quanto quella di un leone mi domando: è possibile risalire il vortice nero?
Ci sono emozioni che mi attraverso senza che io riesca a trattenerle, sono come fiumi di acqua tiepida, dove quei vapori inalati inebriano quel percepire, portandomi con la mente in quel pensiero che non trova uno spiraglio per arrivare a lei, che in ogni istante accompagna, nutrendo la mia vita.
Capirai che le lacrime non si buttano via, ma si donano solo a chi le merita.
La lontananza non dissolve una forte unione, anzi rafforza quel desiderio di raggiungersi, di respirarsi, di viversi.