Giovanni Giusto – Stati d’Animo
Quando la nebbia del piacere e dell’incoscienza si assottigliò ritornammo in noi senza vederci mai più.
Quando la nebbia del piacere e dell’incoscienza si assottigliò ritornammo in noi senza vederci mai più.
Starei ore a descrivermi per disegnarmi con contorni definiti. Precisione maniacale. Il foglio bianco mi perde con il suo niente pieno di tutto, senza coordinate, suggerimenti. Solo la mia proiezione completa. Tratti netti, marcati, rette tangenti ai bordi, bordi senza orli, orli pieni, straripanti. Straripo e rischio di fuoriuscire. Nessuna cornice, dopotutto, che sappia contenermi, solo disegno a mano libera. Ottimo passatempo in queste mie prigioni.
A volte mi scoraggio… succede, non sono perfetto.Nessuno lo è.Anche il più valoroso guerriero deve fermarsi per bere e riposare… non è un Dio, lui è un uomo con un’armatura, bella o brutta che sia, è un’armatura.
Tutto ciò di cui ho bisogno è dentro di me, ma ho dimenticato dove l’avevo nascosto.
Le prigioni inespugnabili sono quelle invisibili.
Finisce sempre così. Le cose che non puoi dire a nessuno, le racconti alla notte.
Nella vita saranno molte le cose che ti accompagneranno, soprattutto le delusioni.